Robin George Collingwood (1889-1943) è stato un filosofo, storico e archeologo inglese, studiato da Carlo L. Ragghianti per la sua “identificazione di arte e linguaggio” e perché il suo pensiero risente delle intuizioni di Croce e di Gentile. Di conseguenza C.L.R. volle inserire questo libro nella “Biblioteca” di cultura da lui ideata e promossa per l'editore Neri Pozza nel 1935.
Questa inconsueta Autobiografia fu curata e tradotta da Gianpaolo Gandolfo, allievo normalista di C.L.R., quindi dirigente per gli aspetti di promozione interna di cultura nella Italsider di Genova. Andato in pensione Gandolfo è stato dal 1987 docente di letteratura russa all'Università di Trieste.
Carlo Antoni, importante pensatore laico oggi trascurato e dimenticato – troppo – recensì il libro in “Criterio” (n.1, 1957), scritto qui riprodotto in apertura, seguito dalla Notizia informativa di Gandolfo, che chiude il volume edito da Pozza.
Dopo i dati pertinenti la specificità dell'edizione, conclude questa rievocazione dell'importante e per certi versi metodologici attuale opera edita in Inghilterra nel 1939 la riproduzione del saggio Britannia romana (pp. 124-148) nella versione del 1932, la quale contiene anche riflessioni sulla filosofia della storia “assenti” nella prima versione del 1921. Una volta tanto con piacevole sorpresa constato che
F.R. (5 gennaio 2025)
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