L'ultimo volume pubblicato nella collana "Quaderni della Fondazione Ragghianti" è opera, come i precedenti titoli della collana, di un borsista della medesima, Daniele Di Cola. Si tratta di un originale ed interessante libro, illustrato con disegni e schizzi operati da Carlo L. Ragghianti, intitolato opportunamente Critodisegno.
Oltre ai consueti apparati tratti dalla pubblicazione e oltre la Nota introduttiva di Paolo Bolpagni, sono stato incerto se proporre anche l'Introduzione dell'autore. Questo dubbio dipende dal fatto che documentando un libro di prima edizione, penso non sia corretto fornire troppi testi che possono inficiare l'acquisto del libro da parte del nostro lettore.
Però la materia e la tipologia sviluppate da Di Cola sono complesse e, dato l'argomento, così inconsuete da non fornire subito almeno un orientamento basico del contenuto di questo libro utile. D'altra parte le 256 pagine sono molto dense e piene di ricostruzioni filologiche, tali da risultare comunque stimolanti per approfondirne la lettura.
Data la materia riproduco anche una buona parte dell'Appendice (Portfolio di disegni di C.L.R.). A questi disegni aggiungo una scelta piuttosto eclettica di opere illustrate nei vari capitoli del libro. Segnalo, infine, l'ampia bibliografia – curiosamente collocata dopo l'indice dei nomi – specifica, la quale di per sé rappresenta uno strumento prezioso di comprensione.
Prima di concludere la presentazione di questo libro (di cui esiste anche un "Youtube" nel quale non ho ben compreso la sostanza di ciò che sosteneva un professore - della Normale?), devo fare un paio di rilievi.
A p.185 giustamente si rimarca: "non mancarono comunque critiche in senso contrario". Trovo indigesto, però, che tra gli obiettori sia sitato citato e commentato proprio un polemista antiR, cioè quel Previtali che tre anni dopo (1967) Ragghianti querelò per calunniose falsità pubblicate. (Il P. poi ritrattò e si scusò per scritto. Ciò gli valse la generosa remissione della denuncia). Comunque una equidistanza personalizzata (ma opinabile essendoci altre opinioni) è ingiustificata a meno che chi scrive non sia esplicitamente d'accordo con l'antagonista. In questo caso, poi, è inopportuna perché espressa in una pubblicazione scientifica della Fondazione Ragghianti.
Quanto all'autografia di certi disegni supposti "a quattro mani" (nota n.56 a p.173) sono propenso alla grafia di mio padre, concordando con l'autorevole parere di Valentina La Salvia. Certamente il colonnello Pasquale Rocchetti (sul quale Di Cola alle pp. 173-175 dà notizie parziali) ha collaborato strettamente con mio padre anche nella realizzazione di alcuni critofilm. Però gli schizzi di C.L.R. erano soprattutto destinati in primo luogo a chiarire a sé stesso, poi casomai all'operatore di macchina da presa nel caso C.L.R. non potesse essere presente alle riprese. Può darsi che qualche foglio sia "a quattro mani": in tal caso Rocchetti (cartografo effettivo per l'Istituto Geografico Militare di Firenze) avrebbe puntualizzato soltanto specifici interventi secondo le indicazioni verbali dell'autore.
Di Pasquale Rocchetti, il più prezioso ed affidabile collaboratore che C.L.R. ha avuto durante la propria esistenza, nella rubrica "alla rinfusa" fornirò qualche notizia e informazione da documenti e ricordi.
F.R. (17 settembre 2024)
Nessun commento:
Posta un commento