Carlo e Licia

Carlo e Licia

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lunedì 30 settembre 2024

Antonio Averlino Filarete - da "SeleArte" con altre illustrazioni.

Colgo l'occasione di questa recensione di Licia Collobi Ragghianti da "seleArte" (n.66, nov.-dic. 1963) per ricordare ancora una volta che la riproposta di testi e documenti riguardante l'attività di studiosi dei coniugi Licia e Carlo L. Ragghianti rappresenta il cardine di questo blog.

La riproposta di scritti pubblicati anche decenni fa, infatti, non ha soltanto intenti documentari e facilitatori all'accesso ma anche (e talora principalmente) esplicazione di una metodologia critica per diversi aspetti

originale e, all'epoca, innovativa. Le metodologie, diversamente dagli studi puramente filologici generalmente progressivi, non sempre si riscontrano essere accrescimento nel successivo percorso di studi. Si pensi, ad esempio, al positivismo o all'ortodossia leninista, disastrosamente ridimensionati. L'impianto metodologico ragghiantiano, invece, affronta il proprio futuro con consapevolezza dialettica su fondamenta inalienabili.

martedì 24 settembre 2024

Dante pittore

Questo saggio è stato scritto da Roberto Papini (1883-1957), storico dell'arte e dell'architettura, il quale fu molto operoso in vari incarichi e collaborò a molte riviste di cultura. Con C.L. Ragghianti ebbe relazioni nell'immediato dopoguerra in merito alla ricostruzione di Firenze, però è probabile che lo conoscesse da molto tempo. Mi sembra si possa dedurre che fu un buon navigante tra le sfere del potere e della burocrazia anche fascista, però non complice. Per un disguido nel caotico archivio (riesco a lavorare e a usarlo, non più a gestirlo riordinandolo via via) non trovo l'incartamento con la corrispondenza con C.L. Ragghianti, che ricordo approssimativamente non polemica.

Posto questo curioso saggio, con indubbio risvolto paradossale, però ben condotto e, perché no, convincente. Esso proviene dalle poche carte e libri (generalmente di intrattenimento) lasciati da nostra zia Erminietta (1908-1992) musicista che ha gestito un lungo e apprezzato servizio tecnico in RAI.

Dante pittore fu pubblicato l'anno della morte dell'autore, quindi potrebbe essere anche postumo, sulla rivista “Piazza delle Belle Arti”, organo dell'Accademia Nazionale “Luigi Cherubini” di musica, lettere e arti figurative.

Il paradosso dell'assunto, retto soltanto su teoremi mentali supposti nella mente del Poeta, è condotto con competenza filologica, forse inaspettata in un architetto. Papini rende plausibile l'esistenza concreta in Dante di esercizio 


disegnativo e pittorico, forse un po' banale (ma ancorato al nuovo linguaggio di Giotto) nell'invenzione e nel ductus, sorretti da una robusta mentalità espressa in termini letterari.

F.R. (9 maggio 2024)

giovedì 19 settembre 2024

Arte Moderna in Italia 1915-1935 - Carlo L. Ragghianti, 19. CAMPIGLI

 


Post precedenti:

1. 30 dicembre 2017
Presentazione di Carlo L. Ragghianti.
Criteri del Catalogo, Bibliografia generale. Comitato d'onore; Comitato esecutivo; Comitato tecnico; Comitato di consulenza nazionale; Consiglio A.T.T. di Firenze; Consiglio de “La Strozzina”;  organizzatori percorso museografico; segreterie; fornitori dell'esposizione.
2. 31 dicembre 2017
Criteri assegnazione schede critiche; criteri per la consultazione del Catalogo e quelli distintivi di questa rievocazione.
Artisti: ALCIATI, Nino BARTOLETTI, Pasquarosa BARTOLETTI, BIASI, BONZAGNI, BOSIA, BUCCI, CHECCHI, COSTETTI, FERRO.
3. 28 febbraio 2018
Artisti: GALIZZI, GEMITO, GRAZIOSI, Piero MARUSSIG, OPPI, PENAGINI, PRENCIPE, SPADINI, WILDT.
4. 25 marzo 2018
Artisti: BACCI, DUDREVILLE, GOLA, MAGRI, PARESCE, RAMBELLI, BARTOLI NATINGUERRA, GUIDI.
5. 15 aprile 2018 Artista: BARTOLINI.
6. 4 maggio 2018
Artisti: SAVINIO, TROMBADORI, MONACHESI, FONTANA, MUNARI, FRANCALANCIA.
7. 3 luglio 2018
Artisti: FURLOTTI, METELLI, BARBIERI, BROGGINI, CAGLI, CAPOGROSSI.
8Artisti: CESETTI, FAZZINI, GENNI WEIGMANN, GENTILINI, GUTTUSO.
9. 16 settembre 2018 Artisti: Edita e Mario BROGLIO.
10.  20 novembre 2018 (1 parte), 5 dicembre 2018 (2 parte).
Artisti: LEVI, MAFAI, RAPHAEL MAFAI.
11. 28 dicembre 2018. Artisti: Quinto MARTINI, MANZU'.
12. 21 gennaio 2019. Artisti: MUCCHI, SASSU.
13.  16 luglio 2020.  Artista: BOCCIONI.
17. 17 dicembre 2022. Artista: MELLI
20. 5 giugno 2023. Artista: CARRA'
21. 8 agosto 2022. Artista: DE CHIRICO



Carlo L. Ragghianti è intervenuto specificamente, scrivendo sull'arte di Massimo Campigli (1895 - 1971), pseudonimo di Max Ihlenfeld, soltanto due volte. Naturalmente citazioni o commenti più o meno approfonditi si trovano all'interno di altri saggi dello storico.

Nella prima testimonianza, intitolata Indicazioni sulla pittura italiana contemporanea (in “Leonardo”, n.3, 1936, p.75), si dedicano all'artista due concise mezze colonne. Nella prima parte del testo C.L.R. individua l'originalità dell'opera pittorica di Campigli, con una apertura di credito analoga – mutatis – a quella, anch'essa di carattere costante, che il critico dedicherà all'analisi dei dipinti di Giorgio Morandi.

Data la severità dei giudizi che l'allor giovane studioso dedicherà in quegli anni a molti dei protagonisti dell'arte italiana del Novecento, quanto espresso in “Leonardo” risulta di straordinaria, positiva comprensione per il lavoro di Campigli. Tanto da non mutare opinione per quel che riguarda la successiva, ricca, copiosa produzione del pittore.

Quindi anche la seconda parte del testo, nella quale si riscontra una severa disanima verso nomi illustri, per contrapposizione C.L.R illumina la coerenza e la qualità stilistica di questo fiorentino-teutonico, nato giornalista, folgorato pittore.

Il secondo intervento sistematico su Campigli da parte di C.L.R. è la seguente scheda critica scritta per il Catalogo della Mostra “Arte Moderna in Italia 1915-1935”. Si tratta di un contributo chiaro ed importante, della cui conclusione voglio qui ricordare un brano: “ [Campigli] dopo l'immersione nel remoto … si proietta interamente in una visione propria, in cui coincidono lo slancio visionario, simbolo tematico favoloso e linguaggio formale che nelle sue paratassi e nelle sue serie di inesausta germinazione e flessibilità è tra quelli di più lirico trasporto nel tempo”. Non meravigli più di tanto se la postazione della scheda di Campigli è stata rimandata, come anche poche altre riguardanti artisti illustri nonché famosi. Ciò è accaduto perché si tratta di post di realizzazione più complessa e problematica degli altri.

Inoltre, in questo caso, ancora una volta ho deciso di contenere la documentazione visiva dei dipinti di Campigli strettamente circoscritta al periodo ufficiale del 1967 in Palazzo Strozzi a Firenze. Questa scelta effettivamente dipende dal fatto che c'è coincidenza tra la formazione dell'artista, il quale inizia la propria attività nel 1920 (e si tenga presente che egli ha ricusato parte del suo lavoro iniziale) riferendosi a stilemi contemporanei (Léger, Tozzi soprattutto) pur pervenendo ben presto ad un mondo espressivo unico, che per un verso marginale lo renderà isolato. Però ciò non sarà un difetto; ma essendo la sua 


sorgività di eccezionale, coerente continuità avviene che tutta l'opera di Campigli si mostra serenamente inimitabile.

Nell' “Antologia critica” riporto, oltre ad alcuni italiani, diversi pareri di critici francesi (si ricordi che Campigli ha vissuto gran parte della sua esistenza di pittore in Francia dove è stato considerato un Maestro). Riproduco anche due interventi di Raffaele Carrieri (critico d'arte molto amico dell'artista): il primo è un curioso poemetto del 1942, il secondo è il necrologio che il critico scrisse per il settimanale “Epoca” (13 giugno 1971), di cui era collaboratore abituale.

Stante la statura di questo artista, sul suo dipingere dal 1936 al 1971 verrà successivamente pubblicata nel nostro blog una documentazione presentata da Marcello Venturoli con la scheda Campigli per il Catalogo Mostra “Arte in Italia 1935-55” (1992). Da questo testo strutturato prevalentemente sulla formazione dell'artista, si evince che la continuità “morandiana” di Campigli si svolge all'interno di una problematica stilistica unica. Essa senza cedimenti si svolge per 35 anni, senza ripetizioni pedisseque o senza autocopiature stanche o semplice mestiere, come è avvenuto sovente, ad esempio nel Rosai paesaggista. E' ancora sospesa la decisione se nel suddetto post inserire anche una documentazione di Campigli giornalista subito affermatosi e di scrittore autobiografico e autocritico. Quanto alla grafica del Maestro, spero di essere in grado di postarla nella serie in progettazione, che intende riproporre disegno e varie tecniche incisorie e litografiche che noti artisti italiani hanno operato in maniera eccellente, responsabile ed effettivamente eseguita di propria mano.

F.R. (6 settembre 2024)

domenica 15 settembre 2024

Licia Collobi Ragghianti: Schede di pittura italiana.

Post precedenti:

Museo del Messico / Mesoamerica, 1 - 15 aprile 2021
Museo del Messico / Mesoamerica, 2 - 20 maggio 2021
Museo del Messico / Mesoamerica, 3 - 15 giugno 2021
Museo del Messico / Mesoamerica, 4 - 19 luglio 2021
Opere del Museo Nazionale di Atene, 1 - 24 agosto 2023
Opere del Museo Nazionale di Atene, 2 - 01 ottobre 2023
Opere del Museo Nazionale di Atene, 3 - 14 novembre 2023
Opere del Museo Nazionale di Atene, 4 - 14 dicembre 2023
Opere del Museo Nazionale di Atene, 5 - 27 gennaio 2024
Schede di pittura olandese, 1 - 20 giugno 2024
Schede di pittura olandese, 1 - 20 giugno 2024
Schede di pittura olandese, 2 - 27 luglio 2024
Schede di pittura tedesca - 24 agosto 2024


 

La partecipazione di Licia Collobi alla compilazione di “schede” critiche di pittori italiani nella collana “Musei del Mondo” (Mondadori) si verifica soltanto nel volume dedicato al Metropolitan Museum di New York.

D'altra parte va ricordata la conoscenza delle lingue

straniere principali e lo studio di aspetti delle culture artistiche europee ed extraeuropee che rendevano Licia Collobi particolarmente ricercata per la collaborazione a quei campi nei quali in Italia la conoscenza degli studiosi era sporadica o assente.

martedì 10 settembre 2024

“seleArte”, II s., n.4, in “Critica d'Arte”, n.81, sett. 1966.

Precedenti:

1. "selearte", II s., n.1, in "Critica d'Arte", n.78, maggio 1966. (29 giugno 2024)

2. "selearte", II s., n.2, in "Critica d'Arte", n.78, maggio 1966. (30 giugno 2024)

3. "seleArte", II s., n.3, in "Critica d'Arte", n.78, maggio 1966. (30 agosto 2024)


Sommario


1 biblioteca: Scultura medievale, 1-3 (L.G. Canale, arch. Tardoromanica nella Sicilia orientale; O. Karpa, Kloster Lukkum; B. Kleber, Burgund und die Kathedralsculptur, 2; H. Reuther, Residenza dei signori di Hannover, 2) Arte neoclassica inglese, 3-5 (D. Irving: English Neoclassical Art, 3; M. Greaves, Regency Patron, Sir G. Beamont, 4; Mobili neoclassici, 4; Medieval Lincoln, 5.


6 mostre musei gallerie: Arte negra al Grand Palais, 6; Bronzi Benin, 6; Arte peruviana a New York, 7; Tesori dell'antico Iran, 7; Arte turca in USA, 8; Museo de Angola, 8; Egitto al Moma e al Met di New York, 8; Arte cinese, coll. Re di Svezia, 9; Mecenatismo di Cristina di Svezia, 9; Tesori dell'URSS, itinerante, 10; Museo di Montreal a Philadelphia, 10; Donna che scrive di Vermeer, 11; El Greco a Gand, 12; Mostre a Udine, 12; Coll. Getty al Metropolitan di New York, 12; Arte inglese da Hogarth a Turner a Colonia, 13; Dis. 1600-1700 alla N. Gallery di Washington, 13; Jiří Trnka a Zurigo, 14; Museo d'arti decorative di Berlino, 15-16).


17 il collezionista: Colijn de Coter; G.L. Bernini; B. Montagna, 17; Tiffany; A. Nelme; E. Nolde; Toulouse-Lautrec; Fantin-Latour, 18; Orificeria viennese XVII; giada cinese; Degas; Daumier, 19; Gauguin, Picasso; Braque; Ingres; Bonnard, 20.