La Riforma è il 7° volume pubblicato nella “Biblioteca di cultura”, ideata da Carlo L. Ragghianti, adottata da Neri Pozza, editore poco più che esordiente, gestita propositivamente da un Comitato di docenti universitari tra cui gli amici Carlo Antoni, Ernesto Sestan (proponente di quest'opera e suo presentatore) e colleghi prestigiosi tra i quali ricordo soltanto Ronga, Fubini, Lugli. Questi studiosi si riunirono diverse volte a Roma e a Firenze, con dibattiti approfonditi e importanti al di là delle contingenze legate alla specificità della collana.
Nell'Archivio di mio padre presso la Fondazione di Lucca è presente una documentazione lacunosa. M'auguro per ricerche approfondite che là dove sono conservate le carte di Neri Pozza ci sia una considerevole quantità di lettere e di verbali tale da poter far luce su questa impresa circoscritta ma ricca di originali proposte e riflessioni culturali.
Per quanto specificamente riguarda il testo del libro si veda la impegnata presentazione di Ernesto Sestan, che si domanda: “c'è posto nell'editoria e nella cultura italiana per una storia della Riforma che non sia una biografia di Lutero?”. La risposta è sì. L'opera di Joachinsen, infatti, “si dibatte attorno a due ordini di problemi”: “quello dell'umanesimo tedesco in rapporto alla Riforma” e “il problema della coscienza nazionale tedesca”, che in questo periodo di crisi dell'identità europea è fondamentale per poterne trovare un'uscita praticabile in senso positivo.
Oltre a molteplici pregi storiografici il libro di Joachinsen è un'opera che si distingue “per la capacità di uscire dal semplice resoconto” e di entrare “nel vivo dell'azione storica”. Va tenuto presente che “i due eroi di questa storia sono Lutero e Carlo V”, come esemplificato nel sottotitolo
del libro. In questo post da La Riforma riproduciamo l'articolato Sommario del libro; la dotta Presentazione di Ernesto Sestan; il capitolo Risultati (pp.346-355). Insieme a quattro ritratti di Lutero e Carlo V, conclude il post la recensione che di La Riforma fece Carlo L. Ragghianti.
Paul Fritz Joachinsen (1867-1930), storico singolare – ad es.: ebreo si convertì al luteranesimo – studiò ad Heidelberg, Lipsia e Monaco di Baviera. Esente anagraficamente dalla tabe nazista, fu professore prestigioso e autore impegnativo e innovativo, specialmente del periodo indagato nel presente libro.
Chiude questo post la recensione che ne fece su “Criterio” (a.II, n.5-6, 1958) Carlo L. Ragghianti. Essa è rielaborazione dello studio Liberazione luterana (inedito quasi certamente, da me pubblicato in “seleArte”, II s., n.5, 1990); vedasi anche nel blog la postazione del 22 dicembre 2016. Questa prima stesura deriva dalla lettura del dattiloscritto della traduzione di Riforma terminata all'inizio degli anni Cinquanta del secolo scorso. Il testo di C.L.R. rielaborato col titolo Pensieri su Lutero e la Riforma è in questa sede riproposto come riflessione finale sul libro dello studioso tedesco.
Va notato, inoltre, che la prima stesura fu pubblicata in “seleArte” come primo “capitolo” di un progetto editoriale di C.L.R. intitolato “Etica e Politica”, e che fu ricostruito e pubblicato nella citata rivista. Gli altri quattro “capitoli” ivi pubblicati sono: 2,3. “Vita, morte, conoscenza”; 4. “Francisco Ferrer”; 5. “Marc Bloch” (Presentazione della traduzione di Esame di coscienza di un francese, di cui si veda nel blog il post del 31 dicembre 2023).
F.R. (26 maggio 2024)
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