Carlo e Licia

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domenica 30 giugno 2024

"selearte", II s., n.2, in "Critica d'Arte", n.78, maggio 1966.


Precedenti:

1. "selearte", II s., n.1, in "Critica d'Arte", n.78, maggio 1966. (29 giugno 2024)


Sommario


1 Arte contemporanea: Esperienze di Scipione, 1 (C.L.R.); Guttuso e Morandi, 2-3 (C.L.R. non siglato); Omaggio a J.P. Hodin, 3 (C.L.R. n.s.); Gleizes e il Cubismo, 4 (C.L.R. n.s.).

5 mostre musei gallerie: Joan Mirò, 5 (C.L.R. n.s.); Tilson, 5 (C.L.R. n.s.).

6 biblioteca: Dante, Codex Altonensis, 6-7 (Collobi con C.L.R.); Sardegna: Nuraghi, 8; Remo Branca, 9).

10 Schedule: A.K. Coomaraswamy: Storia dell'arte indiana e indonesiana, 10; L. Bynyon: Spirito umano nell'arte asiatica, 9.

11 mostre musei gallerie: Arte extraeuropea, 11 (5000 anni di arte indiana; arte afgana antica, Maya, Tikal); notizie, 11-13 (Daniele, Olimpo di Rubens, 12; Saskia nel letto disegno di Rembrandt, 12; dipinti e disegni francesi '800-'900 alla Nat. Gallery di Washington; Nicolas de Stael a Rotterdam; 100 disegni e stampe europei al Met di New York, 13); Scoperte archeologiche, 13-14 (Luristan in Belgio, 13; Pyrgy, Scavi del Santuario etrusco, 14).

15 il collezionista: Schiele; Marini; Dubuffet; Mirò; Calder, 14; S. Giorgio, fiammingo XV; Guardi, N. Schit, Busto Du Barry, 15.


Addenda: Dante e l'arte (“seleArte”, n.29, 1957); Età di Dante (C.L.R.. “seleArte”, n.37, 1958); Mostra dantesca (C.L.R., “seleArte”, n.77-78, 1966); Poetica implicita e esplicita (C.L.R., “Critica d'Arte”, n.85, 1967).



sabato 29 giugno 2024

"selearte", II s., n.1, in "Critica d'Arte", n.78, maggio 1966.

Il come e il perché sia stata ripresa la pubblicazione di “seleArte”, dopo la cessazione con il n.78 della serie iniziata nel 1952, associata a “Critica d'Arte” non come semplice rubrica ma come sezione con intenti e contenuti gestiti in piena autonomia dalla curatrice (per modestia, anziché Direttrice) Licia Collobi Ragghianti, è scritto nella prima pagina.

Anche in questa serie di “seleArte” i testi, se non esplicitamente firmati o siglati, sono della Direttrice, salvo alcuni in collaborazione con il marito ma da lui non siglati. In questi casi abbiamo riferito dell'autore o collaboratore nel sommario di ciascun fascicolo.

SeleArte seconda serie è stata pubblicata 24 volte dal 1966 al 1981 e si conclude con il fallimento della Nuova Vallecchi editrice di “Critica d'Arte”. Purtroppo, sempre per understatement, nei singoli fascicoli non è stata evidenziata una numerazione progressiva. Alla nostra riproposta integrale dei 24 fascicoli del periodico intendiamo aggiungere due componenti. La prima è un Sommario dei contenuti, che sarà utile soprattutto in caso di ricerche computerizzate sull'intera pubblicazione.

La seconda componente aggiuntiva consiste in una sezione di Addenda a ciascun numero, riguardanti cenni correlati a uno o più argomenti trattati in ciascun fascicolo. Questi addendum sono aperti/open, cioè vengono aggiunti dopo essere stati individuati in altri scritti dei coniugi Ragghianti. Naturalmente queste scelte generalmente non riguardano articoli o saggi di primaria importanza, i quali meritano una postazione a sé stante. In casi particolari possono essere aggiunti anche interventi di autori terzi. Prevalentemente la “miniera” di questi addendum si trova in “SeleArte” 1952-1966, e sono scritti tali da non essere postati individualmente, o altrimenti stante l'età del presente redattore e altre non lievi considerazioni. Addenda è un tentativo, “aperto” in quanto i contenuti verranno inseriti, anche disordinatamente, via via dopo la loro individuazione. Insomma, si tratta di una rubrica asistematica, la cui funzione si esaurisce nel fornire complementi, per raggiungere i quali altrimenti ci vorrebbe un impianto tecnico sofisticato e una o più “app” gestite con criteri informatici costosi e irrealizzabili da parte di questa struttura redazionale.

F.R. (2 giugno 2024)



Sommario


1 ai lettori.

1 arte contemporanea: Mostre di Juan Gris, 1 (Carlo L. Ragghianti non siglato); Robert Motherwell a Amsterdam, 2 (C.L.R. n.s.); La città di Tamburi, 3 (C.L.R. n.s.); Arduini a Pisa, 3 (C.L.R. n.s.).

4 mostre musei gallerie: Pittura francese dell'Ottocento-Novecento, 4 (Impressionisti; Matisse; Bonnard; Gauguin); Notizie, 5 (Tiepolo a Londra; Disegni di Klimt e Schiele); Arte antica extra-europea, 5-8 (Ceramiche peruviane; Metallo cinese; Maya; Precolombiana 1000 a.C. - 1500 d.C.; Australia aborigena; Metalli a Basilea).

9 biblioteca: Preistoria, 9 (A. Lommel su Stregoni preistorici); Irlanda protocristiana, 9-12 (F. Henry, Early Christian Period to A.D. 800); Pitture russe, 12 (Old russian painting – Recent discoveries); Monumenti, 13-14 (Bottari, L'arca di S. Domenico a Bologna; R. Lefevre, Palazzo Aldrobrandini-Chigi in Piazza Colonna); G.C. Menig, (Mosaici cristiani di Aquileia).

15 il collezionista: Pendaglio aureo da Verognas; Disegni di M. Lorck e Maestro P.M.; Bangura del Camerun; 16 (Cézanne; Derain; Severini; Miró; Picasso).


Addendum: Catalogo Francesco Arduini. Opera grafica 1953-1965. Univ. Di Pisa: Istituto di Storia dell'Arte, 4-20 dic. 1965.



martedì 25 giugno 2024

La "Torre" in architettura

Come rispondere alla domanda: "che cos'è una torre?" o meglio: "che cosa non è una torre?" ? La metodologia critica di Carlo L. Ragghianti dà una risposta esauriente in questo saggio pubblicato in "SeleArte" (n.11, mar.-apr. 1954).

Alle illustrazioni del testo si aggiunge una "Antologia" di immagini di provenienza svariata, puramente esemplificative di questa tipologia architettonica.

Per quel che riguarda la nostra Torre per eccellenza, quella di Pisa, qui ripubblico lo scritto di Carlo L. Ragghianti La torre pendente: nuove indagini e interpretazioni estratto da Il Duomo e la civiltà pisana del suo tempo (Pacini, Pisa). Questo saggio assume anche il compito di essere una anticipazione circa gli scritti e le vicende che a fine degli anni Ottanta del secolo scorso coinvolsero lo studioso lucchese nei progetti ufficiali per bloccare l'aumento della pendenza. 

Per lui fu un'esperienza deludente non condividendoli interamente.

Nella tipologia delle Torri, la specificità dei grattacieli statunitensi nel blog è stata rappresentata col post del 19 novembre 2022. In precedenza anche il Campanile di Giotto a Firenze è stato indagato nell'ambito di Giotto architetto postato il 15 ottobre 2017.

Riproduco soltanto una immagine della mitica Torre di Babele, perché questa sfida simbolica alla incapacità di relazionarsi tra uomo e uomo richiede un discorso a sé. Avendo perso la didascalia del soggetto non sono in grado di darne un'attribuzione. Questa immagine, per altro, è stata scelta per il nitore e perché nello sfondo del paesaggio si intravedono altre torri.


F.R. (18 maggio 2024)

giovedì 20 giugno 2024

Licia Collobi Ragghianti: Schede di pittura olandese, 1.

Post precedenti:

Opere del Museo Nazionale di Atene, 1 - 24 agosto 2023
Opere del Museo Nazionale di Atene, 2 - 01 ottobre 2023
Opere del Museo Nazionale di Atene, 3 - 14 novembre 2023
Opere del Museo Nazionale di Atene, 4 - 14 dicembre 2023
Opere del Museo Nazionale di Atene, 5 - 27 gennaio 2024

 

Questa prima postazione di "schede" di pittura illustra la partecipazione dell'autrice alla collana "Musei del Mondo", una importante coedizione internazionale tra paesi europei, Giappone ed U.S.A., organizzata e gestita dalla Mondadori di Milano tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, e un volume pubblicato nel 1982.

La direzione e la responsabilità della scelta delle opere d'arte di ciascun Museo per il conseguente volume fu affidata a Carlo L. Ragghianti, il quale coinvolse oltre la moglie e propri allievi universitari anche altri studiosi, specialmente là dove era richiesta una rara competenza specifica come ad es. per l'Egitto faraonico o per il Giappone.

Per queste postazioni seriali ho preferito organizzare le "schede" critiche non Museo per Museo, ma per cultura "nazionale", in modo che gli artisti, per es. "francesi", risultano presentati tutti quanti assieme, distinti museo per museo nell'ordine cronologico di pubblicazione da 

parte dell'editore. In questo primo post la serie completa delle opere che riproponiamo è quella dei pittori olandesi. Essa è per forza di cose piuttosto eterogenea (come lo è l'intera collana dato il progetto editoriale iniziale).

Comunque Licia Collobi, reduce dall'esperienza della rivista "SeleArte" (1952-1966), nella quale si confrontò con opere d'arte di ogni tipo e provenienti da ogni cultura e civiltà umana, in questa pluriennale occasione si espresse con esperto linguaggio colto, declinato divulgativamente, secondo l'accezione ragghiantiana del termine.

Non so quante postazioni saranno necessarie per pubblicare tutte le schede che Licia Collobi ha scritto per "Musei del Mondo" (di cui ha curato interamente il "Museo antropologico di Città del Messico – 15 aprile; 25 maggio; 15 giugno; 19 luglio 2021 – e il "Museo Archeologico di Atene" – 24 agosto; 1 ottobre; 14 novembre 2023 – ), ma esse costituiscono nel loro complesso certamente un excursus formativo di critica dell'arte.

F.R. 

sabato 15 giugno 2024

Polignoto – P. Bayle – Amministrazione Arti – "Arte in Italia" a Parigi – "Critica" di B. Croce – Educazione – B. Zevi – Ermetismo – Galli – Esodo Istriano-Dalmata – Editoria libraria.




  1. Polignoto, 1855;

  2. Pierre Bayle;

  3. Amministrazione delle Arti (1954);

  4. Mostra Arte in Italia 1915-1935, trasferta a Parigi;

  5. Una collezione della "Critica" di Benedetto Croce;

  6. Educazione etico-intellettuale;

  7. Bruno Zevi;

  8. Ermetismo;

  9. Lina Galli, poetessa triestina;

  10. L'esodo dall'Istria e dalla Dalmazia ricordato da Leo Valiani;

  11. Editoria libraria.



1. Polignoto, 1855


Posto queste pagine dal "Magasin Pittoresque" (settembre 1855), perché contengono una ricostruzione di "Esche degli Cnidi" risalente a 179 anni fa che – presumo – archeologicamente avrà certamente anche contenuti obsoleti. Polignoto di Taso è stato un pittore e bronzista greco attivo dal 480 al 455 a.C. ad Atene, Platea, Delfi.

Oltre che per la curiosità del testo ed al nitore delle riproduzioni xilografiche delle pitture dell'artista, ripropongo queste pagine perché danno l'occasione per manifestare lo sdegno che provo per l'accettazione degli studiosi di essere sottoposti a "validazione" per pubblicare sulle riviste. Così il Direttore diventa o resta soltanto un burocrate mastino della proprietà del mezzo di comunicazione, o del potere o di entrambi.

Infatti su questo ciclo dell' "Esche degli Cnidi", oltre ad una descrizione attendibile anche su Wikipedia, ho visto che un saggio di Eliana Mugione intitolato Le Esche degli Cnidi. Proposta di rilettura del programma figurativo, pubblicato nel 2006 dove dopo l'Abstract che riporta, campeggia la scritta "Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'Ateneo". 

Non entro in merito al saggio, essendo incompetente in materia; quello che rilevo e denuncio è l'ignobile pretesa che uno scritto, per di più di carattere scientifico, debba ricevere l'autorizzazione di chicchessia. Editori, giornali, riviste ecc., tramite responsabili addetti all'accettazione delle proposte editoriali (fase legittima) sono stati gli unici incaricati di verificare la legittimità (non il merito) della proposta editoriale. Il sistema, che vedo con grande rammarico in buona parte accettato anche da "Critica d'Arte", genera mostri, cioè il perpetrarsi del pensiero dominante (o imposto politicamente), l'esclusione di ogni intuizione o riflessione innovativa perché radicale o scomoda. Già l'Università è diventata di fatto una "carriera", non dissimile a quelle burocratiche e militari.

Se anche la diffusione della critica e del pensiero originale sono imbavagliati e ostacolati, si naviga allegramente (nel senso Titanic) verso le Democrature, o peggio verso nuovi o rinnovati totalitarismi, ai quali ci si può opporre soltanto rischiando di persona o clandestinamente, cioè scientemente fuori legge vigente.

martedì 11 giugno 2024

Una visita a Benedetto Croce – Meana 1 agosto 1932

Enrico Alpino (1904-1969), uno dei principali protagonisti della famosa rivista antifascista di derivazione gobettiana, "Pietre", fu uno degli amici più formativi del periodo presso l'Università di Pisa e la Scuola Normale di Carlo L. Ragghianti. La loro corrispondenza è cospicua, soprattutto quella della giovinezza di Carlo L. Ragghianti (dai c. 20 ai 23 anni), e come tale molto importante, anche se poco studiata (salvo da Nardi nella sua inedita tesi di dottorato di ricerca). In qualche lettera fa impressione la dicotomia tra giovinezza e maturità scientifica dello studioso, mai presuntuoso o polemico pretestuoso.

Alpino scrisse in seguito a questo con Croce di altri incontri che nel 1970 – un anno dopo la sua morte – furono editi da Tarozzi di Genova. Edizione esaurita, scomparsa in Ebay e nelle altre organizzazioni di vendita di libri nuovi o di seconda mano.

La vita, condizionata dalla salute cagionevole, di Alpino è stata dedicata all'insegnamento, nomade per precariato ma con riferimento a Genova. Sostanzialmente è stato uno studioso, legato a Croce ma non appiattito, la cui conoscenza oggi è praticamente ignorata, merita – se non altro attraverso il carteggio con C.L.R. - di essere studiata, valutata e conosciuta.

F.R. (2 maggio 2024)




mercoledì 5 giugno 2024

Arte Contemporanea – da “SeleArte”, n.78, 1966.

Il fascicolo n.78 è stato l'ultimo della serie di “SeleArte” edita dalla società Olivetti, o meglio per volontà di Adriano Olivetti, che si limitava a distribuire una parte della tiratura senza interferire con la Direzione e la redazione della rivista gestita in piena autonomia dai coniugi Carlo L. e Licia Ragghianti, I quali erano anche gli autori dei testi.

Per questo motivo finale gli scritti riguardanti l'arte contemporanea sono costituiti prevalentemente da recensioni, se non altro per relazionare dei libri e dei cataloghi giacenti in redazione, che altrimenti sarebbero rimasti

sconosciuti ai lettori. Naturalmente questa scelta nei fatti non è riduttiva, giacché i testi sono stati scritti con la consueta acribia filologica e con il consueto taglio critico che consente di dare alla cronaca uno sbocco culturale.

Arte contemporanea” (pp. 4-49) è stata redatta da Carlo L. Ragghianti, così come le pp. 107-117 (Marino, Mondrian, Morandi). Invece di Licia Collobi è la stesura di “Arte del Novecento” (p. 119-123). L'impaginato del fascicolo è stato disegnato da Licia Collobi.




Sommario


Carlo L. Ragghianti:

  • p.4 Soldati;
  • p.5 Magnelli;
  • p.9 Brauner;
  • p.12 Surrealismo;
  • p.12 Richards;
  • p.15 La “terza generazione”;
  • p.25 Penagini;
  • p.25 Fotografia;
  • p.29 Spazzapan;
  • p.31 Fieschi;
  • p.35 Arte in Gran Bretagna;
  • p.43 Ornato o no?;
  • p.45 Signale Manifeste Proteste;
  • p.107 Marino;
  • p.110 Mondrian;
  • p.114 Morandi;

Licia Collobi:

  • p.118 Arte del Novecento;
  • p.94 Segnalazioni germaniche.