Per inciso, proprio oggi leggo che Bianca, Maria, Marco e Laura Berlinguer, figli di Enrico, penultimo e amatissimo leader del PCI, a fronte di una improvvida (e pretestuosa apripista di futuri inghippi partitocratici) iniziativa di intitolare una piazza al loro padre congiuntamente al repubblichino Giorgio Almirante, hanno reagito negativamente con ferma pacatezza. Il loro comunicato dice testualmente: “Non condividiamo la scelta di intitolare una piazza del Comune di Terracina a Enrico Berlinguer e Giorgio Almirante.. E' sicuramente una importante acquisizione della nostra civiltà e del pensiero democratico, il rispetto per l'avversario,così spesso dimenticato”. Però sottolineano: “perché mai confondere due personalità così diverse che si sono combattute su fronti che sono e restano antagonisti? Si rischierebbe di contribuire a un processo, che riteniamo nefasto, di azzeramento della storia e della memoria.”
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martedì 29 settembre 2020
Giuseppe Prezzolini, 2.
Per inciso, proprio oggi leggo che Bianca, Maria, Marco e Laura Berlinguer, figli di Enrico, penultimo e amatissimo leader del PCI, a fronte di una improvvida (e pretestuosa apripista di futuri inghippi partitocratici) iniziativa di intitolare una piazza al loro padre congiuntamente al repubblichino Giorgio Almirante, hanno reagito negativamente con ferma pacatezza. Il loro comunicato dice testualmente: “Non condividiamo la scelta di intitolare una piazza del Comune di Terracina a Enrico Berlinguer e Giorgio Almirante.. E' sicuramente una importante acquisizione della nostra civiltà e del pensiero democratico, il rispetto per l'avversario,così spesso dimenticato”. Però sottolineano: “perché mai confondere due personalità così diverse che si sono combattute su fronti che sono e restano antagonisti? Si rischierebbe di contribuire a un processo, che riteniamo nefasto, di azzeramento della storia e della memoria.”
venerdì 25 settembre 2020
martedì 22 settembre 2020
"L'eredità dell'antico" di Decio Gioseffi.
Per fare un esempio di questa asserzione, lascio inframezzato al testo introduttivo il primo inserto di Lettura di un'opera d'arte inerente il periodo (inizi I sec. d.C.). Si tratta de la Battaglia di Alessandro (pp.28-31) copia in mosaico pavimentale da Pompei di una pittura eseguita intorno al 300 a.C. di Filosseno di Eretria.
venerdì 18 settembre 2020
martedì 15 settembre 2020
Aldo Salvadori, 4.
Con questo quarto post sull'arte di Aldo Salvadori si conclude la riproduzione di quasi tutte le opere esposte nella “memorabile” (certo per l'artista ma anche per i suoi sinceri amici e i collezionisti) mostra nel piano nobile di Palazzo Strozzi a Firenze (gen.-feb. 1979).
Precedono la sequenza illustrativa, come di consueto, documenti e scritti critici. Nell'ultimo suo intervento su Salvadori (“Critica d'Arte”, IV s., n. 7, ott.-dic. 1985, pp. 28, 29) Carlo L. Ragghianti traccia un essenziale profilo del percorso dell'artista, concludendo: ”La sua vita scorre in un'orbita propria che continuerà a dar luce come lui l'ha data a noi”. Quindi, sempre di C.L.R., si riporta la p. 14, con una breve scheda e due illustrazioni da “seleArte”, n. 63, mag.-giu. 1963. Con Arte contemporanea in Italia (La Critica d'Arte”, fasc. 4-6, ago.-dic. 1938, p. xxxii) si conclude la serie delle attenzioni registrate di C.L.R. su Salvadori citandolo tra gli artisti rappresentativi (quasi tutti più anziani e noti di lui) della importante esposizione della romana Galleria della Cometa a New York.
Si riportano, poi, le traduzioni in inglese, francese e tedesco – curate da Salvadori successivamente – dell'introduzione (v. post del 22 marzo 2020) di C.L.R. al Catalogo della mostra di Palazzo Strozzi. Con la riproduzione del ritmato e composto Nudo femminile (1965) voglio ricordare la generosità di Aldo S., il quale, in occasione dell'Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966, lo donò al costituendo Museo d'Arte Contemporanea di Firenze, finalmente realizzato nel 2014 come Museo del Novecento, in piazza S. Maria Novella. Altra testimonianza della magnanimità dell'artista è la cospicua donazione bibliografica alla Fondazione Centro Studi sull'arte Licia e Carlo L. Ragghianti di Lucca. Si tratta di libri di grande qualità per testi e illustrazioni, spesso preziosi e di esemplari con incisioni originali rarissimi da trovare in un nucleo così organico e rappresentativo nelle biblioteche specializzate.
F.R. (24 agosto 2020)
I precedenti post su Aldo Salvadori sono stati pubblicati: n. 1 (22 marzo 2020); n. 2 (27 maggio 2020); n. 3. (19 agosto 2020)
venerdì 11 settembre 2020
mercoledì 9 settembre 2020
lunedì 7 settembre 2020
Prius Ars e Appendice.
venerdì 4 settembre 2020
Disegni genovesi del Cinquecento, 1. Semino, Cambiaso, Tavarone.
martedì 1 settembre 2020
Arte Moderna in Italia 1915-1935 - Testi dei Critici, 17. TERESA FIORI (INNOCENTI).
Dopo qualche ricerca sul web ed in biblioteca, di Teresa Fiori non sono riuscito a trovare dati anagrafici e notizie specifiche da utilizzare e tramitare. Per sua fortuna restano tracce (prevalentemente commerciali) di due impegnative ricerche archivistiche che la qualificano come una studiosa accurata e filologicamente preparata. Si ratta degli Archivi del Futurismo (1958) realizzati assieme a Maria Drudi Gambillo (della quale
almeno si sa essere stata la prima moglie di Enrico Crispolti) e degli Archivi del Divisionismo (1968), due importanti volumi con introduzione di Fortunato Bellonzi. Del 1968 è anche l'edizione di una monografia su Camillo Innocenti, nella quale l'autrice sviluppa quanto sinteticamente sostenuto nella scheda sottostante.
F.R. (13 febbraio 2020)