Carlo e Licia

Carlo e Licia

Archivio

Cerca nel blog

lunedì 27 gennaio 2020

Arte italiana al 1960, 1.

Avviamento critico - Pittura



Questo post e i successivi complementi non hanno praticamente bisogno di presentazione. Quella che in origine (n. 48 di “seleArte”, ott-dic. 1960, pp.100) Carlo L. Ragghianti pone alla fine della panoramica illustrativa del fascicolo è esauriente e chiarisce subito i termini e i limiti dello studio.
In questa riproposta, dopo sessanta anni dalla pubblicazione, abbiamo premesso la Presentazione alla sequenza delle illustrazioni divisa in cinque sezioni comprensive delle cosiddette “arti figurative”. In questa prima postazione le illustrazioni si riferiscono alla pittura.
Nella sequenza dei post successivi, il n.2 comprenderà le illustrazioni di scultura, precedute dal summary in inglese del testo di C.L.R.: il n. 3, Architettura e urbanistica, con “résumé” in francese; il n. 4 Arti decorative e industriali (design) con traduzione integrale in tedesco del saggio – perché “seleArte” per un certo periodo ebbe una distribuzione speciale in Germania - ; il n. 5, Grafica e arti della visione, con un “resumido” in spagnolo/castigliano.
Già il titolo della presentazione, Arte italiana al 1960, chiarisce gli intenti dell'autore, il quale ci fornisce un importante punto fermo sulla presenza e sugli sviluppi delle arti figurative nel nostro Paese alla fine degli anni Cinquanta. Lo possiamo considerare un simbolico spartiacque tra passato e presente, proiettato sulle incombenti forme artistiche rappresentative degli anni che seguiranno.
Questo futuro sarà ricco di novità, anche piuttosto radicali ma non sempre culturalmente e qualitativamente degne delle pretese innovative vantate dagli artisti e da una buona parte della critica. Questa sì fazione, generalmente definibile militante, talvolta “suggeritrice” anziché svelatrice, rappresenta tutto sommato una novità parziale e diversa dai precedenti per acquiescenza e complicità con la speculazione mercantile. In questo blog di Ragghianti e di suoi collaboratori abbiamo già postato molti scritti concernenti l'arte italiana della prima metà del secolo XX.


Vanno ricordati subito i numerosi contributi (ancora in corso di riproposta con complementi) riguardanti la rievocazione della Mostra Arte Moderna in Italia 1915-1935, comprendente la ricca documentazione del Catalogo/Mostra Arte in Italia 1935-1955. Però sono considerevoli anche i post monografici sugli artisti; ne ricordo alcuni: Manzù, Greco, Alb. Viani, Trubbiani, Farulli, Falanga, Borgonzoni (nonno, partigiano e comunista, dell'omonima candidata leghista in Emilia-Romagna). Non è il caso di scordare gli scritti di collaboratori di R., quali Renzo Federici (15 marzo 2019) e Raffaele Monti (16 giugno 2018).
Corre l'obbligo, infine, di rammentare gli interventi – già postati – di carattere comprensivo sulla vitalità artistica della prima metà del Novecento, soltanto in Italia.
Si tratta, spero senza omissioni notevoli, dei seguenti studi di Carlo L. Raggghianti :
  • 10 luglio 2017 – Arte e realtà e i compiti del critico. Borgonzoni,1;
  • 4 settembre 2017 – Arti figurative contemporanee e loro comprensione (1953);
  • 29 settembre 2017 – 60 Maestri del prossimo trentennio;
  • 30 dicembre 2017 – Arte Moderna in Italia 1915-1935. Presentazione;
  • 15 gennaio 2019 – Arte figurativa. Arte non figurativa (1967);
Quest'ultimo saggio, pubblicato in “Critica d'Arte” è di carattere generale e quindi pertinente anche la cultura figurativa italiana. Precedentemente R. lo aveva destinato al “Premio Marzotto 1967”. Esso è stato riproposto il 2 di questo mese nelle traduzioni in inglese, francese, tedesco e castigliano con un ampio corredo illustrativo.

F.R. (20 dicembre 2019)







Nessun commento:

Posta un commento