Avviamento critico - Pittura
Questo
post e i successivi complementi non hanno praticamente bisogno di
presentazione. Quella che in origine (n. 48 di “seleArte”,
ott-dic. 1960, pp.100) Carlo L. Ragghianti pone alla fine della
panoramica illustrativa del fascicolo è esauriente e chiarisce
subito i termini e i limiti dello studio.
In
questa riproposta, dopo sessanta anni dalla pubblicazione, abbiamo
premesso la Presentazione alla
sequenza delle illustrazioni divisa in cinque sezioni comprensive
delle cosiddette “arti figurative”. In questa prima postazione le
illustrazioni si riferiscono alla pittura.
Nella
sequenza dei post successivi, il n.2 comprenderà le illustrazioni di
scultura, precedute
dal summary in inglese
del testo di C.L.R.: il n. 3, Architettura e urbanistica,
con “résumé” in francese;
il n. 4 Arti decorative e industriali (design)
con traduzione integrale in tedesco del saggio – perché “seleArte”
per un certo periodo ebbe una distribuzione speciale in Germania - ;
il n. 5, Grafica e arti della
visione, con un
“resumido” in spagnolo/castigliano.
Già
il titolo della presentazione, Arte italiana al 1960,
chiarisce gli intenti dell'autore, il quale ci fornisce un importante
punto fermo sulla presenza e sugli sviluppi delle arti figurative nel
nostro Paese alla fine degli anni Cinquanta. Lo possiamo considerare
un simbolico spartiacque tra passato e presente, proiettato sulle
incombenti forme artistiche rappresentative degli anni che
seguiranno.
Questo
futuro sarà ricco di novità, anche piuttosto radicali ma non sempre
culturalmente e qualitativamente degne delle pretese innovative
vantate dagli artisti e da una buona parte della critica. Questa sì
fazione, generalmente definibile militante, talvolta “suggeritrice”
anziché svelatrice, rappresenta tutto sommato una novità parziale e
diversa dai precedenti per acquiescenza e complicità con la
speculazione mercantile. In questo blog di Ragghianti e di suoi collaboratori abbiamo già postato molti scritti concernenti l'arte italiana della prima metà del secolo XX.
Vanno ricordati subito i numerosi contributi (ancora
in corso di riproposta con complementi) riguardanti la rievocazione
della Mostra Arte Moderna in Italia 1915-1935, comprendente la ricca
documentazione del Catalogo/Mostra Arte in Italia 1935-1955. Però
sono considerevoli anche i post monografici sugli artisti; ne ricordo
alcuni: Manzù, Greco, Alb. Viani, Trubbiani, Farulli, Falanga,
Borgonzoni (nonno, partigiano e comunista, dell'omonima candidata
leghista in Emilia-Romagna). Non è il caso di scordare gli scritti
di collaboratori di R., quali Renzo Federici (15 marzo 2019) e
Raffaele Monti (16 giugno 2018).
Corre
l'obbligo, infine, di rammentare gli interventi – già postati –
di carattere comprensivo sulla vitalità artistica della prima metà
del Novecento, soltanto in Italia.
Si
tratta, spero senza omissioni notevoli, dei seguenti studi di Carlo
L. Raggghianti :
- 10 luglio 2017 – Arte e realtà e i compiti del critico. Borgonzoni,1;
- 4 settembre 2017 – Arti figurative contemporanee e loro comprensione (1953);
- 29 settembre 2017 – 60 Maestri del prossimo trentennio;
- 30 dicembre 2017 – Arte Moderna in Italia 1915-1935. Presentazione;
- 15 gennaio 2019 – Arte figurativa. Arte non figurativa (1967);
F.R.
(20 dicembre 2019)
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