Questo testo di Carlo L.
Ragghianti, che proviene da “SeleArte” (n.53, sett.-ott. 1961),
viene citato in una sorta di collegamento problematico anche in Congo
l'artista, postato in questo blog il 24 giugno scorso. L'argomento
“primitivi” è stato indagato dall'A. più volte, sia in rapporto
con i fenomeni etnologici sia con quelli inerenti l'espressione
figurativa dell'uomo protostorico (specialmente nell'importante e
graficamente bella monografia Uomo cosciente. Arte e conoscenza
della Paleostoria, Calderini, Bologna 1981). Ovviamente l'arte
specialmente italiana del Trecento e del Quattrocento, fino al secolo
XX spesso indicata come “primitiva”, non va confusa né accostata
a quei fenomeni espressivi indagati ancora in ottica positivista.
D'altra parte bisogna tener presente che “l'arte primitiva,
ingenua, spontanea, popolare, è sempre esistita, in ogni periodo
storico...”.
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