Carlo e Licia

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domenica 10 dicembre 2017

Matteo Marangoni

Onoranze 1956-57 per gli ottant'anni del Maestro.


Il fascicolo n. 18 (nov.-dic. 1956) di “Critica d'Arte”, l'ultimo della prima serie edita da Vallecchi, fu interamente dedicato a Matteo Marangoni (1876, Firenze – 1958, Pisa) in occasione delle Onoranze per il suo ottantesimo anno d'età, conclusesi il 10 dicembre 1957 in Pisa con cerimonia ufficiale nell'Aula Magna dell'Università, con una visita al “nuovo” Istituto di Storia dell'Arte presso il Museo di S. Matteo, con un brindisi augurale nei locali della Scuola Normale Superiore in Piazza dei Cavalieri.
In un primo momento avevo pensato di utilizzare in qualche modo questo numero della rivista per ricordare il Maestro di Carlo L. Ragghianti, fine storico dell'arte e autore di un libro “divulgativo” di metodologia (il Saper vedere) per molti versi tuttora valido, checché ne dicano gente come lo Sgarbi (v. “La Stampa”, 25 ottobre 1986, nell'ambiguo ricordo di Claudio Savonuzzi Ha insegnato a vedere un quadro). Oltre che specialista esente dalla tabe delle expertises di troppi professori universitari, Marangoni fu un gentiluomo dotato di spirito graffiante ma non mordace, una persona simpatica, cosmopolita, che non metteva in soggezione gli altri con i propri talenti: laureato in scienze naturali, fu anche antropologo e musicista compositore.
Però il fascicolo della “Critica d'Arte” è essenzialmente una raccolta di disparati contributi in onore del Maestro e come tale, per di più, poi completamente confluita nel volume del 1957 Studi in onore di Matteo Marangoni pubblicato per iniziativa dell'Istituto di Storia dell'Arte dell'Università di Pisa diretto dal suo allievo e successore Carlo L. Ragghianti ed edito da Vallecchi, Firenze. Ed è da questo cospicuo libro di sessant'anni fa che traggo i materiali idonei a dare un primo ricordo di Matteo Marangoni.
Ha poi accelerato l'intenzione di procedere ad approntare il post relativo il leggere nel Catalogo n. 83 (sett. 2017) della Libreria Vecchi Libri di Firenze, uno dei pochi bollettini di volumi di seconda mano ma di buona qualità che ancora ricevo, elencato anche il volume Studi in onore di M.M. (70 euro). E qua mi si permetta una parentesi divagatoria ma pertinente. La scheda n. 215 definisce l'opera “rara”, il che è certamente esatto; vengono anche elencati alcuni autori degli scritti (V. Branca, G. Mila, E. Carli, R. Papini, F. Russoli, C. Brandi, L. Becherucci, F. Bellonzi, L. Vitali). Non sono citati gli allievi di Marangoni (salvo Russoli e forse Bellonzi) e nessuno di quelli legati accademicamente e culturalmente all'Istituto di Storia dell'Arte di Ragghianti (salvo il Carli), tanto meno viene citata l'affettuosa certo, però anche criticamente esauriente Introduzione (pp. XIX-XXVIII) di Carlo L. Ragghianti.



Più di una trascuratezza, data la città di provenienza del Catalogo, sospetto un ennesimo caso di sistematica rimozione, quella che i progenitori romani chiamavano damnatio memoriae. Quindi stavo per imbufalirmi con l'ignoto estensore di quella scheda commerciale; però riflettendo non mi pare che valga la pena di indignarmi ulteriormente e così “sclerare” (come dicono oggi i giovani) e sembrare un grosso Don Chichotte, con pancia ma senza Sancho Pansa. Poi specialmente perché questo in onore di Marangoni è tutto sommato un bel libro per i contenuti e la toccante occasione. Certo, essendo un volume Vallecchi di dopo la guerra risente del dilettantismo della gestione degli eredi di Attilio: mancano, infatti, gli Indici degli Artisti, dei Nomi e dei Luoghi (mentre è presente un superfluo Indice delle Tavole, le quali sono tutte provviste di didascalia nell'impaginato).
Siccome inoltre sono passati ben sessant'anni dall'evento e dall'edizione di questo libro, mi pare opportuno cominciare a ricordare Matteo Marangoni (persona che rammento squisita, affabile, dotta ed eclettica, gentile persino con i bambini, poi ragazzotti, poi adolescenti come lo scrivente) con riproporre la Introduzione di Carlo L. Ragghianti, la Bibliografia degli scritti e la Nota biografica di Marangoni dovuti alla penna di Maria Severini, sua allieva precocemente defunta; riporto anche l'Indice Generale per ricordare ed orizzontarsi tra i testi di ben 41 autori. A proposito dell'Introduzione al volume, ricordo che essa è stata pubblicata in una prima versione in “SeleArte” (n. 27, lug.-ago. 1956, p. 2-5), precedendo quella definitiva di quasi un anno, stanti i tempi editoriali necessari per completare una collezione di saggi scritti da decine di autori. Dato che si riscontrano alcune differenze, ma soprattutto ritocchi aggiuntivi nel libro – per la gioia di filologi e come esempio di un processo scrittorio di Ragghianti – ritengo opportuno riprodurre anche questo testo. Quindi, oltre naturalmente al suddetto Indice Generale, vogliamo documentare l'“evento” con la pagina di presentazione del fascicolo di “Critica d'Arte”, e con una pagina di informazione editoriale del libro diffusa dalla Vallecchi. Prima di concludere ricordo che nella IV serie di “SeleArte” (fascicolo n.21, pp. 3-9, del 1995 postato su questo blog in data 6 dicembre 2017, immediatamente precedente al presente post) è stato pubblicato lo scritto (del 1948) di Marangoni Indirizzi, metodi e problemi della critica d'arte. Infine, concludo questo post con alcune fotografie della cerimonia pisana del 10 dicembre 1957, le quali sono in parte probabilmente inedite e comunque poco conosciute. 
F.R.






















1, 2. Matteo Marangoni e Carlo L. Ragghianti prima e dopo la prolusione del promotore delle Onoranze.

3, 4. Matteo Marangoni tra i vecchi allievi Carlo L. Ragghianti, Gian Alberto Dell'Acqua ed Enzo Carli.

4. I precedenti con Tristano Bolelli e Cesare Gnudi.

5. Carlo L. Ragghianti, Matteo Marangoni e, forse, il prof. Avanzi rettore dell'Università di Pisa.

6. Matteo Marangoni, Carlo L. Ragghianti e, di profilo, la signorina Anselmi (?) “storica” segretaria dell'Istituto di Marangoni, poi di Ragghianti.

7. Brindisi augurale e conclusione della giornata di Onoranze. Da sin. riconosco: GianLorenzo Mellini (coppiere), Cesare Gnudi, la signorina Anselmi (?), Tristano Bolelli, Francesco Ragghianti, Raffaele Monti, GianAlberto Dell'Acqua, Maria Severini, Matteo Marangoni, Carlo L. Ragghianti, Fiammetta Gamba, Maria Laura Testi. 

8. Marangoni e Ragghianti al centro, a des. in alto: Maria Severini, Giacinto Nudi, Ida Cardellini; in basso: Fiammetta Gamba e Maria Laura Testi. 

9. Da sin. riconosco: Cesare Gnudi, GianLorenzo Mellini, Matteo Marangoni, C.L.Ragghianti, e, forse, Anna Maria Paris. 

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